giovedì 10 gennaio 2008

Visita all'orto e alle sue piante







Arboreto

Ospita diverse specie arboree ed arbustive originariamente in prevalenza esotiche, attualmente arricchito con diverse specie delle foreste dell'Italia boreale. Dell'impianto originario, attribuito allo stesso Scopoli, rimane un monumentale Platanus hybrida (45 m di altezza, 7.30 m di circonferenza a 1 m dalla base).




Azalee

Pur non avendo un particolare valore scientifico, meritano di essere ricordati i due folti gruppi di azalee (Rhododendron indicum) coltivatein diverse varietà ed impiantate con evidenti scopi estetici a cura di R. Ciferri. La loro fioritura, assieme a quella del Roseto, è considerata dalla cittadinanza un elemento acquisito del verde urbano.







Roseto

Istituito da R. Ciferri, che diresse l'Istituto di Botanica e l'Orto dal 1943 al 1964 è attualmente suddiviso in tre grandi aree: un folto gruppo di rose selvatiche, raccolte nelle aiuole marginali, con specie e ibridi naturali rappresentativi delle sezioni dei sottogeneri Hultemia, Eurosa ed Hesperhodos, denominate secondo le classificazioni adottate per le flore delle regioni d'origine; le rose antiche, collocate in modo da evidenziare, ove possibile, i legami con le sezioni precedenti; gli ibridi moderni, ospitati nelle aiuole centrali.





Serra caldo umida

Fu costruita durante la direzione di Ruggero Tomaselli e attualmente contiene diverse specie esotiche di Palme, Pteridofite, Aracee, Euforbiacee, Liliacee, Marantacee, ecc.


Serra delle piante utilitarie

Questa serra, che ospita una serie di piante esotiche da frutto, aromatiche, da legno e ornamentali, è utilizzata anche come serra di ricovero invernale di piante in vaso. Vi è mantenuto anche un gruppo di individui di Cyperus papyrus in pieno rigoglio, introdotto dalle stazioni siciliane.


Serre scopoliane

Sono formate da due corpi collegati da un atrio comune. Nel corpo orientale è mantenuta una serie di specie di Cicadine tra le più rappresentative dal punto di vista didattico. Nel corpo occidentale si trova una collezione di piante succulente di vecchia costituzione e integrata più volte con donazioni da parte di privati. Vi sono specie di Cactacee, Liliacee, Composite, Asclepiadace, Euforbiacee, Vitacee.





Settore delle angiosperme
Si estende su tutta la parte compresa tra il corpo dell'Istituto e le serre di Scopoli. Durante la direzione di R. Ciferri questa parte di Orto era occupata dall'ampia collezione di Rose coltivate. Attualmente sul medesimo disegno delle aiuole si trovano diversi alberi e cespugli di cui si possono ricordare Davidia involucrata, Pterocarya fraxinifolia, Firmiana simplex, alcune specie di Acer, di Tilia, Quercus, Betula, Cornus, Juglans. La densità degli alberi e la presenza di alcune Gimnosperme (Podocarpus andina, Picea), pone localmente seri problemi per un loro accrescimento regolare, per cui è in programma una revisione di questo settore. In aiuole che fiancheggiano i viali sono invece coltivate Angiosperme erbacee della flora italiana ed esotica; in un angolo di questo settore alcune piante di Tè in piena terra e non riparate d'inverno, producono regolarmente fiori e semi vitali. L'introduzione di Thea sinensis a Pavia risale al 1890.





Piante nemorali
E' ospitata nell'aiuole triangolari che fiancheggiano il viale di accesso alle Serre scopoliane. E' costituita da alcune specie erbacee caratteeristiche del sottobosco delle foreste planiziali e che sono in vario grado minacciate.

Dopo questa lunga visita è arrivata l'ora di un momento di relax. Infatti, all'interno dell'Orto Botanico è anche possibile rilassarsi ammirando le meraviglie della natura!


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